Programma

Premessa

Non è sempre facile conciliare anime diverse mettendosi letteralmente in gioco per proporre un programma organico e ben definito, eppure, sin dai primi confronti, abbiamo tutti concordato su alcune parole precise. Cinque parole per 5 anni di impegno, cinque parole cariche di significati profondi e che aspirano a cambiamenti culturali di sicuro non facili e immediati.
Noi del Movimento 5 Stelle e di Oderzo Bene Comune siamo partiti proprio da queste semplici parole per creare la nostra visione di un Comune in cui la PARTECIPAZIONE attiva dei cittadini alla vita pubblica ritorni a far percepire le reali esigenze di tutto il TERRITORIO opitergino.
Un Comune in cui le persone vengono effettivamente rese protagoniste della vita all’interno di Oderzo riscoprendo nuovamente un senso di appartenenza, un senso di COMUNITÀ che non faccia sentire i cittadini isolati.
Un Comune che sia votato alla SOSTENIBILITÀ e ad uno SVILUPPO che possa essere vantaggioso per il benessere e la vita degli abitanti, anche per le generazioni future.
Fare questo non sarà immediato, ma siamo certi che, attraverso opportune iniziative, questo ostacolo possa essere risolto nel tempo attraverso una POLITICA che realizzi, in un progetto organico e condiviso, serie e valide riforme a favore della cittadinanza andando oltre alle facili promesse elettorali.

Trasparenza

L’attività amministrativa deve basarsi su due principi fondamentali collegati tra loro: legalità e trasparenza.
Infatti dove non vi è sufficiente trasparenza si crea nell’opinione pubblica il comprensibile sospetto che si vogliano nascondere operazioni discutibili.
La nostra intenzione è quella di gestire l’apparato amministrativo comunale alla luce del sole, informando costantemente i cittadini e promuovendo la loro partecipazione attiva alle scelte più importanti.
Uno degli ostacoli che bisogna superare riguarda lo scarso contatto tra Amministrazione e cittadinanza. Infatti, solo durante il periodo elettorale gli aspiranti amministratori si prodigano nell’aprirsi al dialogo con i cittadini, per poi allontanarsi all’interno degli edifici comunali per paura del confronto o a vita privata in caso di sconfitta.
Siamo convinti che Oderzo meriti di più, che meriti un’Amministrazione che sappia dialogare costantemente con la propria cittadinanza durante tutto il mandato elettorale allo scopo di coinvolgere la comunità nelle decisioni del paese e risanare quel divario che si è creato tra le persone e la cosa pubblica.

Queste sono alcune delle linee di intervento che vogliamo realizzare:

  • Adesione di tutti gli Amministratori al Codice Etico proposto nella “Carta di Avviso Pubblico”.
  • Riteniamo doveroso adeguare e potenziare alcuni servizi e infrastrutture attualmente carenti allo scopo di fornire un sempre maggior servizio ai cittadini e rendere la gestione dell’amministrazione comunale il più trasparente possibile: l’intenzione è di migliorare l’attuale sito web del comune rendendolo uno strumento più efficiente e più intuitivo, con cui poter interloquire con l’Amministrazione Comunale, oltre che uno strumento di promozione del territorio Opitergino.
  • Pubblicazione integrale sul sito internet comunale di tutti gli atti, anche di quelli la cui pubblicazione non è un obbligo di legge.
  • Nominare gli amministratori delle aziende partecipate dal Comune secondo criteri di merito e con un tetto massimo ai compensi, vietando il cumulo delle cariche.
  • Investire fortemente nella motivazione e formazione del personale interno al fine di far crescere le risorse umane minimizzando le consulenze esterne nei vari ambiti.
  • Per la promozione di una politica seria, onesta e veramente al servizio del cittadino, poniamo come obiettivo fondamentale quello di ricercare e far emergere nella pubblica amministrazione comunale e negli enti territoriali nei quali il comune ha rappresentanza, qualsiasi caso di conflitto di interesse.
  • Sarà nostra cura informare tempestivamente i cittadini dell’eventuale esistenza di simili conflitti, sottolineando di volta in volta i riflessi che questi potrebbero avere sull’esercizio dell’amministrazione comunale, comunicando qualsiasi situazione profittevole ottenuta per mezzo delle cariche pubbliche.
  • Istituire l’anagrafe pubblica degli eletti e di tutte le cariche pubbliche.
  • Possibilità di vedere in diretta streaming o rivedere in podcast, direttamente dal sito del Comune, le sedute dei consigli comunali pubblicizzando il servizio mediante i social già utilizzati dall’Amministrazione.
  • Promuovere Assemblee cittadine pubbliche annuali in cui l’Amministrazione espone il proprio operato e i cittadini possono avanzare critiche e proposte.
  • Incentivare l’istituzione di Consigli di Quartiere che, attraverso il proprio Portavoce, riportino le esigenze e problematiche del proprio quartiere all’interno di Consigli Comunali dedicati.
  • Creazione di una mailing list con gli iscritti al portale del comune tramite la quale verranno aggiornati delle novità.
  • Modificare lo Statuto comunale al fine di applicare strumenti d’iniziativa popolare come il referendum deliberativo propositivo senza quorum e il bilancio partecipativo deliberativo. Entrambi gli strumenti non saranno consultivi, ma vincolanti per il Consiglio Comunale.

Bilancio partecipativo

Nella programmazione e gestione della sfera economico-finanziaria del Comune le parole chiave dovranno essere trasparenza e partecipazione. In tale ottica, ci si impegna a realizzare il bilancio partecipativo, uno strumento atto a promuovere una partecipazione maggiore dei cittadini alle politiche pubbliche locali, e in particolare, al bilancio preventivo dell’ente cioè alla previsione di spesa e agli investimenti pianificati dall’amministrazione.

Il bilancio partecipativo può essere inteso come uno strumento che incide sulla redazione e predisposizione del bilancio preventivo, e rappresenta altresì uno strumento di ascolto, relazione e comunicazione, perché permette ai cittadini di presentare le loro necessità ed esporre le problematiche locali, di valutare le spese previste nel bilancio e l’operato dell’ente, di indirizzare le scelte dell’amministrazione sugli interventi pubblici da realizzare o i servizi da implementare o migliorare. Possono cioè partecipare alla previsione di investimento, influenzare le scelte e priorità politiche e quindi “decidere” attivamente le politiche future.

Il bilancio partecipativo è anche uno strumento di rendicontazione sociale perché prevede momenti e materiale di informazione rivolti alla cittadinanza, riguardanti l’operato dell’ente, gli investimenti fatti e gli interventi previsti.

Questo percorso di partecipazione deve essere supportato dalla comunicazione e dall’uso di strumenti per informare, coinvolgere e per raccogliere le idee e i suggerimenti della cittadinanza. 

È un esempio pratico di democrazia partecipativa e diretta attraverso il quale è infatti possibile costruire un rapporto diretto tra cittadini e governance locale, riavvicinare le persone e l’elettorato alla politica e al governo del territorio. 

In sintesi i principali obiettivi che il bilancio partecipativo persegue sono:

  • Migliorare la trasparenza della gestione della “macchina comunale”.
  • Coinvolgere i cittadini nel processo nella gestione pubblica attraverso forme di democrazia diretta.
  • Facilitare il confronto con la cittadinanza e promuovere scelte e decisioni condivise, riducendo anche i conflitti.
  • Rispondere in modo più efficace, alle necessità dei cittadini, e assicurare una maggiore corrispondenza tra bisogni da soddisfare e risorse disponibili
  • Ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini.

Ambiente e agricoltura

Oggi si parla in continuazione di ambiente ma spesso questo parlare non si manifesta in atti concreti e soprattutto efficaci nella lotta all’inquinamento globale. È impensabile risolvere problemi quali l’inquinamento, il degrado ambientale, la dissipazione delle risorse naturali per mezzo di specifici, circoscritti interventi. Occorre rivoluzionare il nostro modo di pensare e privilegiare un nuovo modello di sviluppo che offra adeguate risposte ai bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare, a loro volta, i propri bisogni. Occorre superare i tradizionali modelli di sviluppo costruiti esclusivamente sugli indici di crescita della produzione, e affidarsi a un modello di sviluppo aperto a una nozione ampia e incisiva di prosperità, che garantisca condizioni effettive di benessere equo e sostenibile a tutti i membri della comunità, che contrasti gli sconvolgimenti climatici, che preservi la biodiversità e le risorse naturali, che sia imperniato su programmi e strategie di protezione degli ecosistemi e di promozione di una più elevata qualità ambientale e quindi della comunità nel suo insieme.

  • Revisionare il Regolamento di Polizia Rurale con lo scopo di incentivare e sostenere l’agricoltura sostenibile e biologica, scoraggiare l’uso di pesticidi e delle altre sostanze inquinanti, tutelando la salute di tutti i cittadini.
  • Maggiore attenzione ai bandi destinati alle mense scolastiche e controllo capillare dell’attività svolta dal concessionario (favorire cibi di qualità, biologici e a km 0).
  • Incentivare le Comunità energetiche sia tra privati che tra Ente e privati.
  • Riqualificare dal punto di vista energetico gli edifici pubblici e i condomini privati con lo scopo di favorire le energie rinnovabili e ridurre le polveri sottili.
  • Incentivare iniziative “plastic-free”, soprattutto nelle scuole e nelle Pubbliche Amministrazioni, oltre che negli spazi aperti.
  • Avviare le procedure per il recupero dello spreco alimentare.
  • Cura e manutenzione del Monticano; promuovere il “Contratto di fiume” con altri Comuni ed enti responsabili della gestione, per tutelare risorse idriche e salvaguardare il dissesto idrogeologico.
  • Riorganizzazione l’eco-centro di Piavon.
  • Promuovere l’utilizzo sia in ambito comunale che privato di sistemi di diserbo meccanico, piro-diserbo e a vapore.
  • Dichiarare nello statuto comunale il territorio libero da colture con Organismi Geneticamente Modificati (OGM).
  • Incentivare le opere di valorizzazione ambientale e aumentare la piantumazione di un numero maggiore di alberi, al fine di aumentare l’assorbimento di anidride carbonica. Creare parallelamente un progetto comunale che colleghi la crescita numerica di specie vegetali autoctone di medio–alto fusto prevedendone il posizionamento in zone prestabilite in concomitanza di eventi positivi per la cittadinanza come nuove nascite, nuovi domicili e l’apertura di nuove attività.
  • Proteggere e riqualificare le aree verdi cittadine in modo da renderne la fruizione da parte dei cittadini piacevole e gratificante, ottenendo il duplice risultato di ridurre il degrado e l’incuria, aumentando nei cittadini un senso di benessere che porta ad una maggior partecipazione al mantenimento del decoro delle aree pubbliche verdi.
  • Valorizzare e censire al meglio il patrimonio naturale e faunistico, con lo scopo di aumentarlo sia nel numero che nel livello di qualità, perché se da un lato è importante avere un gran numero di piante e animali e importante che questi abbiano un buon grado di salute affinché non rappresentino un pericolo per essi stessi e per noi.
  • Maggiori azioni per tenere pulito il suolo pubblico e privato; monitorando lo stato degli argini e dei canali; intervenendo nell’ambito del riassetto dei canali, verificandone l’efficienza nel far defluire l’acqua in presenza di abbondanti precipitazioni, distribuendola rapidamente attraverso i terreni agricoli che circondano la zona urbana. Importante, soprattutto in quelle zone in cui sono stati tombinati per allargare le sedi stradali con opere di varia natura (marciapiedi, piste ciclabili ecc.) la costante manutenzione affinché non si verifichino situazioni di collo di bottiglia con conseguente inefficacia di regimentazione dell’acqua.
  • Bloccare l’aumento della superficie impermeabilizzata del suolo cittadino, al fine di alimentare meglio e in modo omogeneo le falde acquifere e scongiurare il rischio di allagamenti.
  • Creazione di orti comunali collettivi, in particolare nelle zone ad alta densità di condomini, con una duplice utilità: da un lato permette di instillare una maggior consapevolezza nei confronti di un’alimentazione sana, naturale, capendo la stagionalità della verdura e della frutta; dall’altro lato si ottiene un’interazione e una condivisione tra cittadini, favorendone l’aumento del senso di comunità, facendo sentire anche gli anziani parte fondamentale del tessuto cittadino perché testimoni della cultura contadina e tradizionale da tramandare alle nuove generazioni.
  • Introdurre stazioni mobili per la misurazione della qualità dell’aria ed avviare un controllo costante della qualità delle acque presenti nel territorio comunale(fiumi, canali, rogge, falde ecc.) al fine di monitorare anche le conseguenze dell’utilizzo dei pesticidi chimici in agricoltura. Si prospetta di pubblicare i risultati on-line supportando e confrontandole con le attività dell’ARPAV (Agenzia Regionale per la Prevenzione e protezione Ambientale del Veneto).
  • Sostenere l’installazione di colonnine per il rifornimento di auto elettriche così favorire la diffusione di questa tipologia di trasporto a zero emissioni nocive per la salute.

Rifiuti

Il nostro obiettivo principale è che Oderzo possa diventare una città che recuperi, riutilizzi e ricicli tutto ciò che produce. Questo è possibile attuarlo tramite un più efficiente sistema di raccolta e smaltimento. I rifiuti devono innanzitutto essere intesi come risorsa. Ma per fare questo, è necessario introdurre sistemi di tariffazione basati sulla produzione effettiva dei rifiuti.
Meno rifiuti, meno paghi: questo è un ottimo incentivo alla sostenibilità.

Riportiamo alcune linee di intervento:

  • Incentivi alla realizzazione di spazi dedicati allo stoccaggio dei contenitori per la raccolta differenziata per i complessi condominiali, utilizzando soluzioni che possano nel contempo unire efficienza con un adeguato valore estetico soprattutto nel zone di alto pregio architettonico come il centro storico o nei pressi di scuole o strutture di interesse turistico e culturale.
  • Confronto con gli altri comuni limitrofi per la realizzazione di un moderno centro di riciclo, in modo da non disperdere risorse ed energie.
  • Adozione e realizzazione di progetti sperimentali di raccolta rifiuti, nelle scuole utilizzando le ore di educazione civica previste e negli edifici pubblici, al fine di arrivare al risultato di riciclo 100% e all’azzeramento dei costi, anche col trattamento in loco del rifiuto umido, ove possibile, attraverso il compostaggio; fornire agli studenti, oltre all’aspetto tecnico, un servizio di educazione alla differenziazione e al riciclo dei materiali completo. Far comprendere la cultura delle 3 R (Reduce, Reuse, Recycle) Riduci, Riusa e Ricicla in modo da poter arrivare a minimizzare lo spreco di beni e risorse.
  • Aumento del numero di contenitori per la raccolta delle pile e farmaci scaduti e lampadine; raccolta obbligatoria degli oli di frittura soprattutto presso i ristoratori, distribuzione di compostiere per chi ha un giardino/orto prevedendo come incentivo al loro utilizzo degli sconti importanti in bolletta.
  • Introdurre cestini per la raccolta rifiuti con separatori per tipologie e posacenere. I cestini devono essere in un numero adeguato a rispondere a questa necessità e devono essere dislocati in luoghi strategici dal punto di vista dell’affluenza o dall’interesse turistico e socio – culturale. Quindi verrà potenziata la loro presenza in aree verdi, piazze, fermate dei pubblici, strutture sportive e luoghi di aggregazione, ecc.
  • Scegliendo di eliminare i bidoni dei rifiuti delle isole ecologiche sparse nella città, bisogna tenere conto dell’esigenza di gettare un rifiuto per chiunque, sia per il cittadino che si trova fuori casa sia per il turista.
  • Realizzazione di impianti per il compostaggio collettivo in varie aree d’accesso per i cittadini, con installazione di macchinari come ad esempio Jora Kompost 5100, con libero approvvigionamento del compost ai fruitori del servizio. Questo per venire incontro all’ esigenza di chi vorrebbe usufruire della straordinaria possibilità della produzione di compost organico, ma non ne ha la possibilità per problemi di spazio o per una gestione logistica difficoltosa.
  • Ottimizzazione dell’Eco Centro di Piavon e implementazione in una zona adiacente di un’apposita area per il conferimento di oggetti non più graditi ma comunque ancora funzionanti per uno scambio gratuito tra cittadini per promuovere il riutilizzo delle cose ed il loro consumo in modo più responsabile.
  • Incentivare la compravendita di materiale riciclato a partire da soggetti come le pubbliche amministrazioni e grandi industrie della zona. L’utilizzo di carta riciclata, come altri prodotti di cancelleria, sarebbe un segnale di una certa consapevolezza ambientale anche da parte della pubblica amministrazione cittadina, dando nel contempo un forte impulso alla diffusione di comportamenti più virtuosi nella comunità.
  • Favorire l’installazione di apparecchiature Ecobank (guadagnare-riciclando). In molti paesi stranieri e sempre più in tanti comuni italiani viene utilizzato questo strumento di incentivazione della popolazione nel conferire correttamente il rifiuto giusto nel posto giusto. Le cosiddette macchinette mangia – rifiuti permettono al cittadino di ottenere a fronte di un conferimento di un rifiuto di plastica o vetro ecc., buoni sconto da utilizzare in punti vendita della città o come sconto in bolletta ecc.
  • Incentivazione alle buone pratiche per la riduzione dei rifiuti: vuoti a rendere, incentivi all’installazione di distributori di merce sfusa e detersivi “alla spina” attraverso la diminuzione delle imposte comunali a carico dell’esercizio commerciale. Ridurre l’utilizzo delle materie plastiche attraverso il riutilizzo dei contenitori è una strategia semplice ma molto efficace e che porta con se molteplici effetti positivi. In primo luogo si riducono i costi di trasporto con conseguente inquinamento, si utilizza meno petrolio e altre sostanze chimiche utilizzate nei processi produttivi dei materiali plastici, il consumatore impara che i contenitori di plastica sono molto resistenti e posso essere riutilizzati moltissime volte e questo fa si che possano ottenere anche un immediato risparmio in termini monetari dal momento che il negozio risparmiando riesce ad applicare prezzi più convenienti a parità di qualità. Il cittadino riduce il volume dei propri rifiuti plastici che sommati a quelli degli altri definiscono la mole di rifiuti che l’azienda concessionaria gestisce influendo anche sulla tariffa finale da pagare.
  • Creazione di mercatini a chilometri zero per la vendita di prodotti agricoli biologici locali nelle aree dove ora non sono presenti (frazioni) e incentivare la loro presenza nelle zone dove già sono esistenti.
  • Maggiori agevolazioni logistiche e di sostegno per i GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) costituiti da cittadini per acquisti diretti dai produttori locali e volti a nuove forme di acquisto consapevole.
  • Incentivi per l’acquisto dei kit di pannolini in fibra vegetale lavabili o pannolini in amido di mais (biodegradabili).
  • Certificazione delle Eco Feste, nei requisiti per ottenere agevolazioni e patrocinio del comune, l’inserimento di norme che attuino la migliore raccolta differenziata. Rendere viva una città è un obiettivo primario per gli amministratori della città, farla vivere in armonia con l’ambiente è un dovere.
  • Installazione di casette per la distribuzione d’acqua pubblica e il latte, che oltre al beneficio della ottima qualità del prodotto offre un considerevole risparmio nel riutilizzo dei contenitori. Distribuzione di prodotti lattiero caseari a chilometri zero, dispensazione di acqua anche gassata in modo pubblico e trasparente rientra sempre nel progetto di una riduzione della produzione degli imballaggi.
  • Lotta all’abbandono dei rifiuti utilizzando tutti gli strumenti leciti a disposizione del Comune come le “fototrappole” e il monitoraggio costante anche con il coinvolgimento del Controllo di Vicinato.
  • Monitoraggio periodico, in collaborazione con le forze dell’ordine, dei capannoni vuoti per evitare che diventino delle discariche abusive, terreno di prosperità delle ecomafie.

Acqua

L’acqua è un bene pubblico, un diritto inalienabile e non una merce. Questo è stato deciso con il referendum popolare del 2011. La risorsa più importante del nostro pianeta deve essere protetta e controllata non solo tramite protocolli internazionali o leggi nazionali ma anche dalle Amministrazioni Comunali. Tutelare questo patrimonio comune è un dovere di tutti e anche Oderzo deve impegnarsi più attivamente nel gestire l’acqua pubblica in modo da garantire ai cittadini dei benefici sia in termini di benessere che, soprattutto di salute.

Queste alcune delle linee di intervento:

  • Tutelare la sovranità pubblica del ciclo dell’acqua, evitando qualsiasi privatizzazione dell’acquedotto, che va gestito come Ente speciale di diritto pubblico.
  • Prevedere sanzioni più severe per chi inquina i corsi d’acqua includendo la partecipazione obbligatoria a progetti ambientali gestiti da associazioni locali.
  • Installare, anche nelle frazioni colonnine/fontane per la distribuzione di acqua pubblica sia liscia che gassata a prezzo popolare, con distributori anche di bottiglie di vetro riutilizzabili.
  • Monitorare la composizione delle acque pubbliche e informare la cittadinanza tramite la pubblicazione delle analisi mensili/trimestrali delle acque di falda e dei pozzi di captazione.
  • Promuovere nelle scuole programmi per un utilizzo più consapevole e parsimonioso dell’acqua. Prevedere inoltre la distribuzione in tutte le scuole di bottigliette riutilizzabili.
  • Promuovere l’utilizzo e il consumo di acqua pubblica nelle scuole d’infanzia e primarie privilegiandola rispetto alle bevande zuccherate soprattutto nei momenti di aggregazione come feste e compleanni.

Energia ed efficienza energetica

Una progressiva riduzione dei consumi di energia ha come effetto un minor inquinamento ambientale e di conseguenza una migliore qualità della vita. Intendiamo raggiungere tale obiettivo mediante la riduzione degli sprechi e degli usi inefficienti dell’energia.

A tale scopo intendiamo proporre diversi tipi di interventi suddividendoli in pubblici e del settore industriale.

Interventi a livello pubblico

Nel 2016 Oderzo ha aderito al progetto, promosso dalla UE, denominato “Patto dei Sindaci”. Tale adesione ci permette di reperire fondi e finanziamenti per ridurre la dipendenza energetica da idrocarburi. Ma tale partecipazione non è sufficiente se non accompagnata da azioni concrete. 

A tale scopo proponiamo questi interventi.

Stilare un Piano Energetico Comunale con l’obiettivo di favorire l’autosufficienza energetica che preveda:
– la redazione, per ogni immobile di sua proprietà, di un apposito documento preventivo attestante tutte le dispersioni energetiche presenti nell’edificio, al fine di provvedere a mi gliorare l’efficienza qualora l’immobile necessiti di opere di restauro o manutenzione;
– la dotazione di tecnologie per il risparmio energetico e per la produzione di energie rinnovabili nelle case popolari e in tutti gli edifici di proprietà comunale.
Incentivare le ristrutturazioni energetiche: il Comune, attraverso l’ufficio competente, dovrà lavorare in ottica di efficientamento energetico, fornendo ai privati che ne facciano richiesta un sistema per reperire i fondi necessari. Il criterio, per queste tipologie di forme contrattuali, dovrà essere quello del costo zero per l’Amministrazione, la quale continuerà a pagare per un numero prestabilito di anni le stesse quote di esercizio rispetto al periodo antecedente la ristrutturazione, per poter poi beneficiare completamente dei vantaggi, a livello di risparmio energetico, del nuovo impianto. Il Comune potrà eventualmente rivolgersi a degli operatori specializzati del settore, alla condizione che il loro operato sia sempre sotto il vigile controllo dell’ufficio preposto.
Istituire un ufficio apposito comunale (eco-sportello) gestito da persone qualificate volto a informare, formare e dare supporto ai cittadini in merito alla costituzione delle COMUNITÀ’ ENERGETICHE e SUPERBONUS 110% per abbattere i consumi, combattere la povertà energetica e sostenere la produzione di energia elettrica autonoma, pulita e rinnovabile.
Valutazione della possibilità di consorzi tra agricoltori per utilizzare piccoli impianti solari da finanziare con fondi europei.

  • Istituzione di specifici corsi di aggiornamento destinati agli operatori dell’edilizia al fine di diffondere le migliori tecnologie volte al risparmio energetico e favorire la nascita di associazioni di professionisti nel settore.
  • Proseguire nel piano di sostituzione graduale degli impianti di illuminazione stradale con nuovi a risparmio energetico tipo LED, operando secondo rigorosi standard di qualità, e massimizzando l’efficientamento.
  • Promuovere l’auto-produzione energetica e la cultura del risparmio energetico attraverso le COMUNITÀ’ ENERGETICHE, anche introducendo l’utilizzo dei mezzi pubblici come stile di vita, poiché oltre a permettere una netta riduzione della quantità di rifiuti prodotti consente un notevole risparmio sia energetico che economico
  • Favorire un interfacciamento continuo e proficuo con Università ed Istituti tecnici per lo studio e la verifica delle nuove tecnologie presenti sul mercato per il risparmio e la produzione di energia rinnovabile a favore della cittadinanza.
  • Portare nel giro di 5 anni da 1 a 30 le colonnine elettriche per la ricarica delle auto/ciclomotori e favorire l’installazione privata semplificando le procedure per l’ottenimento dei permessi per l’installazione.
  • La dotazione di tecnologie per il risparmio energetico e per la produzione di energie rinnovabili nelle case popolari e in tutti gli edifici di proprietà comunale.
  • Adesione alla campagna : “M’illumino di Meno”. La giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata da Caterpillar e Radio2 nel 2005. La campagna invita a ridurre al minimo il consumo energetico, spegnendo il maggior numero di dispositivi elettrici non indispensabili, creando un momento di simbolico silenzio energetico.
  • L’ANCI ha subito sostenuto l’iniziativa invitando le amministrazioni locali a spegnere simbolicamente le luci di monumenti ed uffici pubblici negli orari previsti. Nel 2008 le adesioni alla giornata per il risparmio energetico sono arrivate da oltre 500 comuni.

Interventi per il settore industriale

Come per il settore pubblico, è facoltà dell’Amministrazione intervenire nella pianificazione energetica di tutta l’area del Comune incentivando le aziende ad adottare misure più sostenibili.

Qui alcuni interventi che possono servire a tale scopo:

  • Predisporre contributi mirati ai prodotti a lunga vita, ossia riciclabili e riparabili e che hanno il minor impatto sullo spreco energetico.
  • Favorire imposte di urbanizzazione inversamente proporzionali al risparmio energetico
  • Predisporre l’obbligo per i nuovi edifici e le ristrutturazioni urbanistiche di installare impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria pari almeno al 50% del fabbisogno.
  • Normare il corretto utilizzo dei funghi riscaldanti a combustibili fossili, altresì agevolare l’installazione di lampade riscaldanti ad infrarossi
  • Incentivare comportamenti virtuosi in termini di riduzione degli sprechi energetici e di penalizzazione dei comportamenti dissipativi, mediante crediti di imposta o riduzione delle imposte al fine di realizzare il risparmio energetico a cui miriamo.
  • Promuovere l’obbligo nei periodi estivi per gli esercizi commerciali con condizionamento attivo di tenere chiusi serramenti e infissi, come nei periodi invernali per gli esercizi commerciali con impianti di riscaldamento attivi di tenere chiusi serramenti e infissi.
  • Promuovere la costituzione di COMUNITÀ ENERGETICHE nelle aree industriali per la condivisione dell’energia prodotta e per l’auto-produzione collettiva.
  • Favorire l’installazione privata di pannelli fotovoltaici semplificando le procedure per i permessi.

Politiche sociali

Sostenere la comunità è un atto di civiltà che contraddistingue una buona Amministrazione. Parlare di mero assistenzialismo risulta alquanto inesatto se si pensa al sociale non come a un costo economico, ma come una spinta verso l’arricchimento della città e dei suoi abitanti. Per questo il termine a cui facciamo riferimento è quello di inclusione.
Il nostro programma prevede, infatti, iniziative specifiche e trasversali, rivolte a prevenire, sostenere, migliorare e promuovere azioni riguardanti differenti ambiti sociali con l’obiettivo principale di creare una rete di supporto e di aiuto per tutti i cittadini, oltre che spazi adeguati e sicuri per permettere lo svolgimento di attività culturali e di semplice divertimento sia nel centro della Città di Oderzo che nelle frazioni.

Queste sono alcune delle linee di intervento che vogliamo attuare:

  • Istituzione dell’Assessorato alle Politiche sociali e alle Pari Opportunità, per concentrarsi maggiormente e aiutare famiglie e persone in difficoltà economica, anziani, disabili, disoccupati.
  • Creazione di un co-housing sociale per soggetti deboli e persone in difficoltà.
  • Revisione del regolamento di polizia municipale che punti sulla solidarietà e sull’ inclusione e non sulla repressione.
  • Ripristino del consultorio giovani e istituzione di iniziative quali lo “Psicologo di quartiere”.
  • Promozione di edilizia popolare e incentivazione di forme d’affitto a canone concordato, ad esempio attraverso detrazioni per chi affitta a canone equo.
  • Collaborazione con l’ULSS per la realizzazione di un nuovo modello operativo per l’ assistenza sanitaria domiciliare e per il potenziamento del Consultorio
  • Adesione alla rete R.E.A.D.Y., la rete italiana delle regioni, province ed enti locali che si occupa di prevenire e contrastare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
  • Ottimizzare lo “Sportello di assistenza sociale”, fornendo adeguate informazioni alle famiglie con componenti Diversamente Abili sui differenti centri informativi regionali e svolgendo azioni di supporto alle famiglie con le agevolazioni previste dalla legge.
  • Applicare la normativa vigente sull’abbattimento delle barriere architettoniche nei locali aperti al pubblico.
  • Promuovere l’integrazione di bambini e ragazzi diversamente abili nei campi gioco estivo e tempo libero, attraverso la sensibilizzazione ed integrazione delle differenze come risorsa.
  • Ottimizzare i servizi di trasporto effettuati con il “veicolo attrezzato per i servizi sociali”, garantendo la mobilità per le persone che incontrano difficoltà nel percorrere autonomamente tragitti anche brevi.
  • Promozione di incontri intergenerazionali tra le strutture per anziani e le scuole materne per l’infanzia.
  • Sostegno del Comune alle Associazioni senza scopo di lucro e agevolazione delle loro attività a servizio della cittadinanza.
  • Promuovere, da parte del Comune, il lavoro socialmente utile per le persone in mobilità, disoccupati o anziani.
  • Promuovere il volontariato sociale e la formazione di figure capaci di cogliere i bisogni del cittadino e per svolgere attività rivolte allo sviluppo del benessere.
  • Promuovere ed incentivare le varie attività già esistenti presso il Centro ricreativo “Russolo” come ad esempio sostenere i vari gruppi di autoaiuto e le attività per anziani, ampliando la frequenza a tutti, soprattutto ai bambini che frequentano il patronato e Casa Moro, con la possibilità di creare un progetto ad hoc di collaborazione con gli anziani.
  • Stimolare la socialità attraverso serate/giornate dedicate alla lettura in piazza.
  • Realizzazione di un orto sociale a bassa manutenzione ed irrigazione, possibilmente vicino a zone residenziali, che ne permetta una più semplice fruizione, agevolarne l’utilizzo anche a categorie deboli, anziani, bambini e diversamente abili, predisponendo un sistema di coltivazione a strati, il quale ne permette una più semplice operatività.

Politiche delle famiglie

Le famiglie hanno sempre rappresentato uno dei capisaldi della vita sociale. Un individuo, prima di diventare un cittadino, impara a vivere all’interno della propria famiglia creando tutta una serie di affetti ed effetti che avranno grande rilevanza nel loro futuro e nel modo di approcciarsi al di fuori della propria casa. Sostenere le famiglie è quindi indispensabile se vogliamo in un futuro poter contare su dei cittadini attivi e partecipi.

Qui alcune linee di intervento:

  • Rendere maggiormente efficienti gli interventi, da parte del Comune, mirati a supportare le famiglie in difficoltà con la gestione dell’assistenza all’anziano e delle persone diversamente abili attraverso servizi di sostegno psicologico e di assistenza domiciliare con la collaborazione figure professionali.
  • Promozione e creazione di incontri di auto-mutuo-aiuto e di sostegno per i familiari con persone anziane, disabili o di ragazzi socialmente devianti, fornendo punti di mediazione in grado di promuovere l’autosostegno, e sviluppare le reali risorse individuali e familiari tramite momenti di tutoraggio da parte di personale adeguatamente formato. Inoltre, favorire corsi di formazione rivolti alla genitorialità.
  • Favorire la cultura locale attraverso eventi, mostre e mercati che valorizzino la storia, i prodotti e i mestieri della città e del territorio, in collaborazione con la Pro Loco, le Associazioni, le Scuole, il Museo Civico Archeologico “Eno Bellis”, la Biblioteca Comunale, i negozianti, nonché le Aziende locali agricole ed eno-gastronomiche collaborando anche con l’Università della Terza età.

Politiche per l’infanzia

L’infanzia rappresenta uno dei periodi di maggiore importanza per la formazione dei futuri cittadini. Per questo siamo convinti che sia indispensabile costruire intorno ai futuri cittadini degli ambienti, sia fisici che psicologici, che li aiutino in tutti quei passaggi che, ai loro occhi, possono sembrare delle conquiste. Il nostro obiettivo principale è quello di creare una città che sia il più possibile a misura di bambino, che tenga conto delle più diversificate situazioni, soprattutto se di difficoltà economica o sociale, mutando radicalmente la gestione politica.

Di seguito alcune idee di intervento individuate per poter attuare effettivamente delle “politiche amiche dell’infanzia”:

  • Destinare una quota degli interventi generali da esse programmati ad iniziative destinate alle bambine e ai bambini.
  • Ripensare i servizi per l’infanzia
  • Utilizzare al meglio tutti gli spazi destinati permanentemente all’educazione
  • Organizzare aree di gioco più sicure, più colorate, aperte alla progettazione partecipata.
  • Promuovere attività di educazione ambientale nella direzione dello sviluppo sostenibile per aiutare processi di identificazione tra i bambini, il territorio e la città e per incentivare comportamenti di tutela.
  • Promuovere la riqualificazione e l’utilizzo nei quartieri di spazi da destinare alla socializzazione
  • Promuovere e diffondere la cultura dei diritti umani, con una particolare attenzione ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
  • Ricostruire i rapporti intergenerazionali affinché la “memoria” diventi il terreno sul quale progettare il presente e il futuro.

Politiche giovani

Il periodo appena trascorso e che stiamo ancora vivendo è risultato alquanto drammatico per i giovani, in particolar modo per gli adolescenti che in tutto quel turbinio di emozioni contrastanti, non hanno trovato sfogo nella consueta socialità, nel bisogno di rapportarsi con i coetanei e con il mondo che li circonda. La tecnologia ha sopperito solo in parte a tutte le loro esigenze, sia fisiche che psicologiche, lasciando al contempo dei profondi solchi che difficilmente possono essere riempiti in breve tempo.

Per questi motivi, una buona Amministrazione deve necessariamente monitorare gli strascichi dovuti alla pandemia. La voglia di ricominciare è innegabile, ma non si può pensare che tutto torni come prima, perciò devono essere ripensati alcuni concetti fondamentali come quelli di inclusione e di sostegno.

A tal proposito, avanziamo alcune linee di intervento:

  • Sostenere la creazione di un Circolo Socioculturale per adolescenti e giovani autogestito con annesso l’accesso gratuito alla rete web e il supporto di educatori per le varie attività culturali, musicali e sportive.
  • Predisposizione di aule ad uso dei giovani musicisti per dare giusto spazio al loro talento.
  • Dedicare sul sito web del Comune un Forum per raccogliere idee, opinioni e suggerimenti su quali siano le reali esigenze dei giovani Opitergini.
  • Istituire, in collaborazione con altri comuni, associazioni e locali della zona e non, una rete trasporti notturni a basso costo per arginare il triste fenomeno delle “stragi del sabato sera”, o istituire un servizio di TAXI NO ALCOOL, per soccorrere i cittadini con tasso etilico elevato ed a rischio di incolumità per sé e per gli altri.
  • Favorire la sensibilizzazione verso tematiche importanti quali la dipendenza da abuso di sostanze stupefacenti e alcolici, bulimia ed anoressia, creando progetti di “Educativa di strada”. L’obiettivo principale è quello di aiutare i giovani a superare la difficile età adolescenziale.
  • Miglioramento e graduale presa in carico da parte del comune del Servizio Informagiovani ed incentivare maggiori iniziative di formazione e attività rivolte ai progetti di lavoro europei.

Politiche della terza età

Le conseguenze dell’invecchiamento della popolazione hanno sempre avuto una forte ricaduta sulla strutturazione dei servizi sociali. Risulta quindi necessario e urgente incrementare l’ attenzione alle esigenze della cittadinanza anziana in termini di assistenza e di supporto specifico, ma anche in materia di attività ricreative e iniziative mirate di tipo culturale, sociale e sportivo.

Oderzo è sempre più caratterizzato da una crescente presenza di popolazione longeva, le persone della cosiddetta “terza età”, che rappresentano una risorsa viva e insostituibile per il benessere sociale della nostra città. Per questo è necessario sostenerle attraverso delle politiche attive e propositive nell’ottica di promuovere l’inclusione e l’intergenerazionalità.

Proponiamo alcune linee di intervento:

  • Riduzione del costo dei mezzi pubblici per gli anziani residenti over 65.
  • Coinvolgere gli anziani in lavori socialmente utili, come ad esempio il “pedibus”.
  • Sviluppo del servizio di pronto intervento per piccole necessità a domicilio degli anziani soli (aiuto domestico, commissioni, spesa, etc) anche in collaborazione con le organizzazioni locali di volontariato.
  • Creazione di uno sportello dedicato alla popolazione “over 65”, punto di riferimento per tutto ciò che riguarda le risposte alle necessità delle persone anziane, volto a promuoverne il benessere.
  • Sostegno e promozione di tutte le attività volte a prevenire l’isolamento e l’ emarginazione delle persone anziane, favorendo l’aggregazione intergenerazionale (Orti Sociali a bassa manutenzione, Circoli Ricreativi, Sportivi, Feste e Fiere, etc).
  • Miglioramento e potenziamento dell’assistenza domiciliare agli anziani per le diverse esigenze della persona, nonché delle attività proposte dal “Centro ricreativo Russolo” per anziani e simultaneo incremento delle iniziative tese alla valorizzazione della persona anziana nel proprio contesto familiare e nel tessuto sociale, come soggetto rilevante per la società (spazi dedicati all’interno dei vari quartieri, collaborazione con le circoscrizioni per iniziative di tipo culturale, sociale e attività fisiche, convenzioni speciali al fine di sviluppare progetti che favoriscano il contatto tra diverse generazioni).
  • Sviluppo di un servizio di controllo della popolazione anziana dedicato al supporto di tutte quelle situazioni in cui le persone sole intendono continuare a condurre vita autonoma.
  • Promozione e implementazione, in collaborazione con le ASL, di un’assistenza domiciliare integrata a sostegno dell’impegno del nucleo familiare a favore di anziani parzialmente autosufficienti o non autosufficienti..
  • Ottimizzare la progettazione e gestione di soggiorni climatici per anziani.
  • Potenziamento di centri diurni per anziani, anche parzialmente autosufficienti.

Centro antiviolenza

In un periodo di difficoltà sociale come quello che stiamo vivendo, crediamo che sia indispensabile che una buona Amministrazione Comunale si prenda carico di tutte quelle situazioni più delicate che possono avvenire nel territorio. Una di queste è la violenza domestica e la violenza di genere.
A tal proposito ci impegniamo a promuovere la realizzazione di un Centro Antiviolenza individuando una sede comunale idonea, un luogo sicuro dove prevenire e accogliere le varie forme di discriminazione delle donne, delle famiglie e delle persone LGBTQIA*.

Questo Centro potrà essere dato in gestione ad associazioni e onlus qualificate e competenti in modo da creare progetti più ampi che comprendano l’ascolto, l’attenzione, il rispetto e il sostegno. In secondo luogo, per attuare questo ci si dovrà necessariamente confrontare con il Consultorio e l’ULSS per garantire dei servizi più completi e diversificati.

In sintesi, le attività da inserire in questo Centro Antiviolenza sono:

  • L’ascolto e l’accoglienza
  • Il sostegno psicologico
  • Un primo sostegno legale
  • La promozione della cultura di rispetto di tutti i generi, le identità di genere e gli orientamenti sessuali, contro ogni forma di sessismo, maschilismo, omotransfobia.
  • Una rete con servizi socio-sanitari e altre istituzioni coinvolte.

Cultura

Come per il turismo, per una città come Oderzo la cultura deve rivestire un’importanza fondamentale non tanto nell’ottica di uno sviluppo economico, ma soprattutto di uno sviluppo sociale che possa instillare nei cittadini un senso di comunità e di appartenenza. Negli ultimi anni si è assistito infatti a un progressivo allontanamento dei cittadini nell’organizzare manifestazioni ed eventi che, per scelta politica, sono stati delegati a società private che hanno relegato la cittadinanza a meri fruitori, quasi fossero dei semplici turisti e spettatori che visitano la città.
In tale ottica, continuare a promuovere singoli eventi sporadici non può rivelarsi una strategia vincente. È nostra convinzione che Oderzo necessiti di una pragmatica e lungimirante programmazione culturale che possa spaziare in più ambiti, anche trasversalmente, e che coinvolga più “attori locali”.
Infine, non bisogna dimenticare che nel Comune esiste tutto un parterre di artisti locali che trovano poco spazio e sostegno dall’amministrazione e che, al contrario, potrebbero rappresentare un punto di svolta e di peculiarità dell’offerta culturale.

A tal proposito si intende proporre alcune linee di intervento:

  • Mettere in rete le associazioni presenti nel territorio coordinando le attività ed eventi attraverso un Tavolo Permanente delle Associazioni Culturali Opitergine in modo da organizzare un’offerta più ampia e condivisa del panorama culturale cittadino.
  • Creare un coordinamento permanente tra l’Amministrazione, le associazioni culturali e gli istituti scolastici.
  • Maggiore investimento delle risorse economiche comunali nel finanziamento di progetti culturali e artistici delle Associazioni presenti nel territorio.
  • Sostenere anche economicamente tutte quelle associazioni culturali che per anni si sono distinte nel territorio e, nonostante il difficile periodo, hanno mantenuto vivo il loro impegno e interesse.
  • Promuovere nuovi eventi in cui l’organizzazione sia delegata principalmente a giovani, supportati da associazioni ed enti.
  • Valorizzare e promuovere i poli museali cittadini attraverso delle campagne mirate di presentazione sul territorio anche limitrofo.
  • Promuovere eventi e visite con le scuole e valutare la possibilità di un periodo di gratuità annuale per tutti i residenti e non nei poli museali.
  • Valorizzare la biblioteca e farla diventare un polo di riferimento per molte attività giovanili promuovendo corsi di recupero e più attività ludiche.
  • Rivitalizzare e sostenere il Cinema Teatro Cristallo nell’ottica di un teatro di qualità.
  • Riorganizzazione della gestione delle aree archeologiche e potenziamento dell’offerta divulgativa attraverso la rebrandizzazione di “Oderzo città archeologica”.
  • Individuare siti adatti per l’aggregazione giovanile, di adulti e anziani in cui le attività possono essere svolte in maniera sinergica tra le varie fasce di età attraverso la creazione di laboratori.
  • Promozione di percorsi artistici e culturali in luoghi non tradizionali uscendo dai luoghi espositivi consueti.
  • Valorizzare delle esperienze di Street Art in zone periferiche e a rischio degrado coinvolgendo le soggettività presenti nel territorio.
  • Organizzare giornate ed eventi per promuovere gli artisti locali.

Istruzione

Dobbiamo inevitabilmente intervenire in tale ambito poiché in esso è racchiusa tutta la forza dirompente della cultura, dell’informazione e della conoscenza. Uno stato e, nel nostro piccolo, una città, non può prescindere dal formare cittadini che posseggano un adeguato bagaglio culturale, che sappiano informarsi e quindi che maturino una capacità critica adeguata per poter comprendere il mondo e le sue dinamiche, perché questo li rende cittadini consapevoli, attivi, partecipi e non più spettatori dei processi decisionali imposti da altri.
Il nostro maggior impegno nasce da una forte idea di partecipazione della comunità e per questo l’aspetto che riguarda la formazione dei cittadini di domani riveste un ruolo centrale. La cultura non deve costituire motivo di distinzione sociale, ma, anzi, deve essere il collante che unisce la società al fine di renderla più coesa e forte. Proprio per questo riteniamo che un buon funzionamento della scuola pubblica statale sia fondamentale, come indispensabile sia sostenere la necessità di una governance attenta ai bisogni provenienti dalle varie realtà locali al fine di supportare un’idea di formazione dell’uomo e del cittadino libera e consapevole.
In ambito di tutto il territorio comunale si possono attuare iniziative mettere in atto questi principi generali e basilari, attività concrete che dimostrino che un’amministrazione pubblica, che crede nel valore centrale della scuola, non debba arretrare, lasciando spazio all’iniziativa esclusivamente privata, ma si debba assumere la responsabilità di sostenitrice. Attraverso una costante collaborazione con la famiglia e con i docenti, l’amministrazione comunale deve accompagnare la vita scolastica dei ragazzi integrandosi e cercando il dialogo nell’ottica di promuovere iniziative che formino e preparino gli alunni al futuro.

Con tali premesse, proponiamo diverse forme di intervento in base all’ordine e grado di istruzione:

Nido e scuola dell’infanzia

Il nido e la scuola dell’infanzia rientrano in un sistema integrato di educazione e di istruzione e, non essendo obbligatori, non sono soggetti a direttive ministeriali in merito a programmi didattici. Le amministrazioni comunali devono quindi necessariamente impegnarsi per il loro sviluppo e funzionamento. In particolare, la scuola dell’infanzia deve concorrere all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale e sociale dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento e mira ad assicurare un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative.

Queste sono alcune delle linee di intervento:

  • Valutare la progettazione di un asilo nido comunale dopo un’attenta analisi diretta a vagliarne le dimensioni in base alle esigenze future della popolazione in primis, dell’intero comune e, se possibile, anche delle vicine realtà.
  • Sostenere la creazione di progetti educativi sperimentali quali il nido integrato, con attività da svolgere in stretto contatto con le scuole d’infanzia, e il nido in famiglia, nei quale i genitori svolgono la funzione di educatori.
  • Sostenere la formazione di spazi educativi alternativi per i bambini entro i 3 anni quali lo spazio gioco dove possono essere accolti per un tempo limitato.
  • Sostenere la creazione di scuole per l’infanzia che seguano diverse metodologie didattiche e pedagogiche.
  • Sostenere iniziative, anche da parte di enti e associazioni esterne, che insegnino ai bambini l’importanza dell’igiene, della salute alimentare e dell’ambiente.

Scuole primarie e secondarie

Il diritto all’istruzione è un aspetto di fondamentale rilevanza per la crescita culturale e civica delle generazioni future, oltre che un diritto sancito dalla nostra Costituzione. Non potendo intervenire sui programmi ministeriali, un’amministrazione deve impegnarsi nel rendere la scuola un luogo di crescita e di vita rinnovando quel rapporto con il territorio e la comunità che oggi ha sempre più lasciato spazio a una visione superficiale dove la scuola viene intesa come un obbligo.

Per ovviare a tale visione distorta, si propongono alcune linee di intervento:

  • Effettuare degli incontri periodici con i dirigenti scolastici e le singole scuole per capire quali siano le criticità avvertite nei singoli plessi e avviare delle sistematiche operazioni di supporto.
  • Valutare attentamente lo stato degli edifici e reperire fondi per risolvere le criticità. Nel caso non fossero disponibili fondi specifici, predisporre e programmare degli interventi da finanziare con il disavanzo di amministrazione.
  • Controllare lo stato attuale della connettività di tutti i plessi scolastici presenti nel territorio opitergino; dove non presente una connessione wi-fi prevedere l’installazione di apparecchi quali antenne, modem, router ecc.
  • Ripensare e potenziare il trasporto pubblico dai quartieri verso le scuole organizzando i percorsi che possano rispondere all’esigenza di trasporto di un numero maggiore di studenti di quello attuale.
  • Potenziare l’iniziativa Pedibus coinvolgendo volontari e inoccupati.
  • Promuovere la creazione del Consiglio dei Ragazzi in modo da favorire un primo avvicinamento dei giovani alla partecipazione cittadina attiva. Il consiglio comunale dei Ragazzi, infatti, può proporre delle iniziative e dare dei giudizi sui problemi che riguardano la gestione della città, soprattutto per quanto riguarda il mondo della scuola ma anche lo sport e gli spettacoli culturali.
  • Potenziare e promuovere nei plessi un “centro di ascolto” con specialisti che si occupino, in forma anonima, delle problematiche dei bambini e dei ragazzi con difficoltà personali, sociali, psicologiche o nella comunicazione con i genitori e\o altre figure di rifermento.
  • Promuovere progetti di informazione, formazione e prevenzione nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile con la collaborazione di vari enti e associazioni locali su
  • Educazione Civica
  • Educazione all’alimentazione sana
  • Educazione all’affettività e sessualità
  • Prevenzione dei rischi connessi al consumo di alcool, tabacco e droghe
  • Educazione per un corretto uso delle tecnologie digitali
  • Educazione ambientale e stradale
  • Integrazione interculturale
  • Lotta a Bullismo e CyberBullismo
  • Educazione alla legalità
  • Prevedere più giornate nel corso dell’anno dedicate all’ambiente nelle quali gli alunni possano diventare consapevoli del fatto che il Comune è di tutti e che ciascuno ha il dovere civico di preservarlo dall’inquinamento e dal degrado attraverso semplici azioni di riciclo e riuso. Tali giornate avranno sia carattere informativo che pratico con azioni di pulizia degli spazi scolastici e comunali, in collaborazione con associazioni che operano nel territorio in tale direzione.
  • Promuovere una campagna di maggiore attenzione alla provenienza dei cibi della mensa e dei distributori automatici presenti nelle scuole, favorendo quelli a km zero e biologici. In tale ottica, promuovere visite in aziende agricole del territorio per meglio comprendere l’importanza degli alimenti, gli effetti benefici sulla salute e il loro processo nell’industria alimentare.
  • Potenziare la presenza di testi scolastici nella biblioteca comunale, venendo incontro alle difficoltà economiche delle famiglie, in modo da agevolare l’accesso allo studio per tutti.
  • Promuovere l’alternanza scuola-lavoro presso le sedi comunali.
  • Valutare, con i dirigenti scolastici, la possibilità di far aprire la scuola dopo l’orario scolastico integrandolo con servizi di doposcuola in cui le attività vengano gestite da cooperative o associazioni.
  • Ampliamento delle Scuole Medie Amalteo, inglobando l’attuale sede dei licei, spostando questi ultimi nella sede delle Ex Besta (piazzale della Vittoria). In questo modo si restituiscono spazi dignitosi sia alle scuole medie sia ai licei, evitando la formazione delle cosiddette “aule pollaio” e migliorando l’offerta formativa con più aule da destinare a laboratori e a una didattica che non sia solo quella tradizionale “frontale”.

Sport

La città di Oderzo conta numerose società sportive che regalano lustro e prestigio alla nostra città.
Al momento le strutture sportive sono gestite da alcune associazioni che si occupano della
manutenzione ordinaria, dell’organizzazione degli orari degli allenamenti e delle competizioni che
vi si svolgono, mentre il Comune ha la responsabilità della manutenzione straordinaria.
Siamo convinti che lo sport debba essere una parte fondamentale nella vita dei cittadini di ogni
età, in particolare in quella dei giovani, affinché trovino luoghi e occasioni di aggregazione sani e
positivi. Per questo, è importante riconoscere il ruolo di catalizzatore positivo che l’attività sportiva ha per i cittadini, e questo richiede estrema serietà.

Queste alcune linee di intervento:

  • Affrontare il tema della gestione delle strutture esistenti, senza banalizzare la questione con la solita vecchia idea di cementificare altro suolo pubblico, un segno che consideriamo di responsabilità.
  • Organizzare e progettare l’area della ex caserma Zanusso partecipando a bandi regionali, nazionali ed europei per reperire i fondi necessari per riqualificare l’area senza che le associazioni sportive debbano provvedere in totale autonomia alla sistemazione degli spazi rendendolo un polo sportivo/co-housing sociale facilmente accessibile e alla portata di tutti.
  • Riqualificare gli spazi comuni, attrezzandoli per pratiche sportive in ambito residenziale.
  • Migliorare il sistema di concessione alle società sportive della gestione dei locali, attuando un’operazione di trasparenza dello stesso, per evitare spiacevoli situazioni di mala-gestione.
  • Monitorare e verificare il sistema di concessione rendendolo trasparente e consultabile.
  • Le strutture esistenti vanno portate a norma, dove ancora non lo siano, vanno rimodernate, se necessario ampliate, e vanno necessariamente messe in rete programmando tutte le fasce orarie: condividere palazzetti, palestre, campi ecc. al fine di evitare il triste fenomeno della migrazione sportiva verso i comuni vicini.
  • Coinvolgere le scuole per promuovere iniziative e stimolare i ragazzi a praticare sport, disciplina indispensabile nel periodo della crescita sia fisica che mentale dei ragazzi.
  • “Mettere in rete” le varie associazioni in modo da rendere sinergica la proposta sportiva.
  • Promuovere, a inizio stagione sportiva, la Tessera dello Sportivo, ampliando le offerte in termini di associazioni aderenti e l’età dei ragazzi che possono usufruirne.
  • Far conoscere agli opitergini gli atleti che partecipano a gare sportive nazionali ed internazionali. Aumentare la loro poca visibilità attraverso campagne di promozione nel quale vengono coinvolte anche le discipline meno conosciute.

Associazionismo

Una sana Amministrazione Comunale deve sostenere e rispettare il ruolo delle associazioni locali comprendendo la loro utilità in termini di servizi ai cittadini e soprattutto per il loro apporto socioculturale. Il compito che ci prefiggiamo per Oderzo è quello di sviluppare maggiormente le relazioni con le associazioni, creando sempre più sinergie e collaborazioni in modo da promuovere la cultura della solidarietà e instillando nei cittadini un senso di comunità.

Per fare questo, proponiamo alcune linee di intervento:

  • Promuovere e far conoscere ai giovani le varie associazioni, soprattutto quelle di volontariato, incentivandoli a collaborare dando il loro contributo alla comunità.
  • Promuovere le associazioni tra i cittadini creando eventi specifici o manifestazioni nell’ ottica di far conoscere le varie realtà comunali.
  • Sfruttare al meglio le strutture comunali destinando, dopo un’attenta pianificazione, più locali alle associazioni.
  • Promuovere corsi tenuti da associazioni e hobbisti.
  • Prevedere per alcuni reati, come danni ambientali a strutture e aree pubbliche, sanzioni che includano la partecipazione obbligatoria a progetti delle associazioni locali.

Salute

La salute è un fondamentale diritto dell’uomo e un interesse della collettività, un bene primario che deve essere protetto e che non deve sottostare alle leggi del mercato.
Per garantire questo diritto, la prima cosa che deve fare un’Amministrazione è identificare le cause dei disagi, di malattie e decessi attuando un organico piano di prevenzione.
Siamo ben consci della situazione sanitaria dovuta all’epidemia, ma questo non deve essere un deterrente per un più ampio controllo sulla salute, soprattutto su patologie derivanti da cause esterne come l’inquinamento.
Per questo, l’Amministrazione deve necessariamente attuare una politica di prevenzione, indirizzo e controllo.

Qui elencati alcuni degli interventi che vorremmo attuare:

  • Promuovere una politica sanitaria di tipo culturale con lo scopo di incoraggiare stili di vita salutari e scelte di consumo consapevoli.
  • Tutelare la salubrità del territorio, dell’aria, delle acque, del cibo e degli ambienti di lavoro.
  • Associare il Comune di Oderzo alla Rete Italiana “Città Sane”, un progetto promosso dall’OMS per incentivare lo sviluppo di politiche locali per la salute e la prevenzione.
  • Istituire un servizio di supporto e prevenzione del disagio sociale, attraverso l’ascolto e la valutazione, in modo da garantire un accesso facilitato ai servizi socio-sanitari comunali più idonei.
  • Sensibilizzare i cittadini attraverso progetti mirati in tema di tossicodipendenza, alcolismo e al gioco d’azzardo soprattutto tra i giovani.
  • Incentivare la promozione e facilitare l’accesso dei cittadini ai gruppi di AUTO-MUTUO AIUTO per mettere in contatto persone che condividono lo stesso problema.

Immigrazione

La società moderna e multietnica in cui viviamo non può che avere come obiettivo quello di coniugare il rispetto delle regole e il controllo dei flussi migratori con l’integrazione degli stranieri e l’accoglienza di coloro che chiedono asilo.

Ignorare il fenomeno dell’immigrazione, come è stato fatto dall’attuale Amministrazione, rischia di aumentare il disorientamento e la confusione tra i concittadini.
Siamo perfettamente consapevoli che il tema richiede una seria disciplina a livello europeo, ma in attesa che questo avvenga, ci rendiamo attivi per fronteggiare nel piccolo quello che accade quotidianamente a Oderzo.

Nel nostro comprensorio il tema si intreccia inevitabilmente con quello della riqualificazione dell’ex Caserma Zanusso che da oramai 5 anni ospita diversi migranti.
L’elaborazione di un serio progetto per la creazione di una foresteria potrebbe essere una buona soluzione per la riqualificazione dell’area Zanusso.

Questi ospiti risultano presenti nel nostro Comune e sono già da tempo impiegati saltuariamente nelle aziende e nelle campagne anche con buon riscontro da parte degli imprenditori locali.
Il nostro auspicio, che vorrebbe tradursi in concretezza, è da sempre quello di creare una rete di accoglienza a livello comunale che permetta un inserimento graduale e mirato.
Occorre avviare un serio ed efficace Protocollo di intesa con la Prefettura che preveda anche un’ organizzazione dei migranti presenti attraverso attività di manutenzione per la cura e la sistemazione dei luoghi pubblici e di qualsivoglia attività si dovesse ritenere utile.

Proponiamo due diversi tipi di interventi che possano aiutare nell’integrazione all’interno della comunità opitergina:

  • Creazione di uno sportello collegato ai servizi sociali per supportare i nuovi immigrati e supportare quelli già presenti.
  • Attivare corsi di lingua italiana, compresi percorsi di conoscenza e di sport con l’aiuto delle varie associazioni presenti sul nostro territorio, al di fuori della struttura di accoglienza per favorire una maggior inclusione.

Animali

Negli anni si è consolidata una forte sensibilizzazione nei confronti dei diritti degli animali e con essa si è creato un maggiore impegno sia da parte delle Istituzioni che delle associazioni. Questa attenzione verso il benessere degli animali rappresenta non solo un segnale di civiltà, ma può anche costituire un fondamentale elemento di sostegno psicologico e sociale soprattutto se si pensa agli animali da compagnia. L’Amministrazione Comunale non deve infatti sottovalutare i benefici che gli animali possono apportare alla società e deve rendersi protagonista attivo attraverso la promozione di iniziative di sensibilizzazione, curando maggiormente il decoro urbano e la conseguente salute pubblica.

Queste sono alcune delle linee di intervento:

  • Promuovere nelle scuole delle campagne di sensibilizzazione per gli animali e incentivare le visite alle fattorie didattiche e promuovere attività didattiche con i bambini nei parchi pubblici per installare cassette nido per uccelli, insetti utili e pipistrelli.
  • Promuovere, tramite esperti, iniziative di pet therapy come forma di supporto nei centri per anziani e nelle strutture per disabili.
  • Individuazione di aree specifiche per la sgambatura dei cani dotandole di punti di abbeveraggio, cestini, zone d’ombra e panchine.
  • Rendere disponibili nei parchi, accanto ai cestini, dispenser di sacchetti gratuiti per le deiezioni.
  • Prevenire il randagismo promuovendo campagne per intensificare le registrazioni di animali da affezione a mezzo microchip, incentivare campagne di affido e provvedere alla sterilizzazione di animali vaganti stipulando convenzioni con i Veterinari.
  • Valutare convenzioni con i Veterinari per aiutare gli animali da compagnia delle famiglie a basso reddito.
  • Durante la caccia, maggiori controlli sul rispetto delle distanze minime dalle abitazioni private per tutelare le persone.
  • Tutelare i nidi di rondine e i siti di nidificazione dei rondoni, un valore aggiunto della nostra città.
  • Prevedere la realizzazione di aree pubbliche “pesticidi free” per la tutela delle api e degli insetti utili.

Lavoro e attività produttive

In un periodo storico come questo, tutta l’Italia vive una drammatica crisi occupazionale e il nostro territorio non fa eccezione. Grazie all’aiuto di sovvenzioni, la maggior parte dei cittadini sono riusciti a sopravvivere anche se con grandi sacrifici, ma questa situazione non può durare

ancora a lungo, serve invertire bruscamente la rotta per permettere non solo alle persone, ma anche alle attività di risollevarsi.
È nostra convinzione che Oderzo necessiti quindi di una nuova immagine, che passi attraverso la riscoperta del territorio e delle sue molteplici specificità; tale “rinascita” deve essere proiettata verso un futuro più sostenibile e che renda la città più attrattiva non solo per i cittadini, ma anche per le persone che ne usufruiscono gli spazi. Per fare questo, l’amministrazione deve innanzitutto essere ricettiva verso le problematiche sociali garantendo dignità alle persone e, in secondo luogo, creando delle condizioni necessarie per lo sviluppo occupazionale.

Queste sono alcune delle linee di intervento:

  • Promuovere progetti per l’occupazione giovanile e non attraverso la partecipazione ai Fondi Sociali Europei (FSE) nell’ottica di formare e aggiornare le persone in specifiche carriere lavorative.
  • Attivare Progetti Utili alla Collettività (PUC) per i percettori del reddito di cittadinanza in modo che possano rendersi partecipi della vita cittadina nonostante le personali difficoltà momentanee.
  • Avviare uno studio e un’analisi approfondita del funzionamento dell’ufficio SUAP (sportello unico attività produttive) allo scopo di valutare delle eventuali azioni da intraprendere per potenziare i servizi da esso erogati, nello specifico col fine di agevolare i soggetti interessati ad avviare nuove attività nel territorio.
  • Censire tutte le attività presenti nelle aree industriali e artigianali opitergine, suddividendole per settore e distretto di appartenenza, in modo da poter promuovere e organizzare attività nei vari distretti coinvolgendo le rispettive associazioni di categoria.
  • Promuovere, in uno spazio messo a disposizione dall’amministrazione, degli incontri periodici tra professionisti in pensione (ad es. ex manager pubblici e privati) e i titolari di PMI, che abbisognano di consulenze gratuite e limitate nel tempo in modo da gestire al meglio la propria attività (gestione del credito, internazionalizzazione, etc). Questo può essere fatto attraverso la creazione di uno “sportello s.o.s. bollette e microcredito”.
  • Promuovere la programmazione di incontri su tematiche di interesse aziendale, con soggetti esterni preparati su argomenti specifici: tecniche di lavoro condiviso, sicurezza sul lavoro, risparmio energetico, etc.
  • Attivare tutti gli strumenti per la ricerca di risorse nazionali e regionali a sostegno dei piani di sviluppo comunale, individuando fondi e avviando bandi pubblici per i finanziamenti alle imprese per creare nuove attività e nuovi posti di lavoro nel territorio comunale.
  • Sostegno alle iniziative che prevedano l’organizzazione di eventi e proposte culturali nel centro storico, con l’apertura dei negozi fino a tarda sera e sperimentazioni di pedonalizzazione di via Umberto I nei week-end.
  • Rilanciare la zona della stazione dei treni con ufficio distaccato di promozione turistica e valorizzare al contempo via Garibaldi come porta di ingresso alla città.
  • Programmare e coordinare un controllo delle aziende presenti sul territorio per la verifica dello stato delle emissioni e degli sversamenti nei corsi d’acqua, in stretta collaborazione con l’ente ARPAV (ente regionale prevenzione e protezione ambientale veneto).
  • Terminare i lavori del PUT in modo da garantire una viabilità più efficace per le attività commerciali del centro storico.
  • Incentivare la ripopolazione commerciale del centro storico mediante l’istituzione di bandi comunali che prevedano delle tariffe agevolate per i primi 12 mesi di attività.
  • Promuovere la creazione di una rete di attività commerciali per sperimentare nuove strategie di marketing.
  • Predisporre un nuovo piano della pubblicità, delle insegne e dei plateatici.
  • Promuove iniziative ed eventi negli spazi verdi comunali per le piccole realtà commerciali e gli hobbisti.
  • Sostenere iniziative che prevedono l’organizzazione di eventi e proposte culturali nel centro storico, con l’apertura dei negozi fino a tarda sera.
  • Previsione di detrazioni per le attività commerciali che scelgono di non avere slot-machine.
  • Favorire e promuovere l’estensione dell’agricoltura biologica e sostenibile.
  • Istituzione di un ufficio di consulenza e di indirizzo per l’apertura di piccole attività produttive.
  • Il Comune si faccia promotore del monitoraggio del fenomeno del caporalato, con l’ausilio della Polizia municipale, nelle campagne del territorio opitergino, promuovendone la repressione presso le Autorità competenti.

Turismo

Per una città come Oderzo il turismo deve rivestire un’importanza strategica per lo sviluppo socioeconomico del proprio territorio. Investire maggiori risorse in questo settore significa non solo valorizzare la cultura storica e tradizionale, ma anche innescare una filiera economica che interessi diverse categorie professionali. Una città con un passato ancora così presente e visibile non può limitarsi solamente a qualche cartellone all’ingresso del comune con la scritta Opitergium.
Il flusso turistico a Oderzo va accolto, sostenuto e incentivato, non basta compiacersi degli eventuali successi raggiunti, perché tutto può essere messo in discussione in un attimo, soprattutto in un settore sempre in costante evoluzione come quello della promozione turistica.

Nell’ottica di venire incontro alle preoccupazioni degli operatori di settore, Oderzo necessita di una visione progettuale che abbia un orizzonte più ampio delle scadenze elettorali. Attualmente, non esiste una strategia condivisa e il prodotto Oderzo non viene proposto come pacchetto completo e uniforme mettendo in evidenza le sue caratteristiche principali come arte, storia, cibo e musica.

Il settore turistico risulta ancora poco sviluppato e per nulla competitivo nonostante abbia grandi potenzialità. Si pensi, ad esempio, al settore dei prodotti tipici che vanta una tradizione alimentare apprezzata in tutto il mondo. Occorre coltivare queste peculiarità orientando i visitatori
a recarsi nei luoghi di produzione, per conoscere come nascono i prodotti che si ritrovano nel piatto e poi assaggiare i cibi e valorizzare le diversità culinarie presenti sul territorio.

A tal proposito si intende proporre alcune linee di intervento:

  • Promuovere e supportare una pianificazione partecipata, con il coinvolgimento di tutti i soggetti, pubblici e privati, attivi nel settore turistico e culturale calendarizzando degli incontri fissi in modo da avere un susseguirsi coerente e razionale di avvenimenti e manifestazioni, senza sovrapposizione e doppioni.
  • Promuovere nuove manifestazioni ed eventi culturali in modo da diversificare l’offerta e distribuirli in tutto l’arco dell’anno, al fine di mantenere vivo l’interesse nel tempo.
  • Sviluppare iniziative attrattive per i giovani sostenendo la creazione, il recupero e il potenziamento di più luoghi e momenti di svago.
  • Rilanciare la zona della stazione con ufficio di promozione turistica e valorizzare così anche via Garibaldi come ingresso alla città.
  • Creazione di pannelli informativi sparsi per la città in modo da aiutare il turista nel seguire i percorsi storico – naturalistici programmati e ripensare l’illuminazione di alcune aree con lo scopo di valorizzare alcuni punti di rilevante interesse.
  • Creazione di itinerari turistici adatti a differenti target di persone nell’ottica di valorizzare i monumenti del patrimonio archeologico e museale a disposizione della comunità. Tali itinerari potranno essere personalizzati in collaborazione con operatori turistici, cooperative e associazioni.
  • Valorizzare e promuovere il museo opitergino valutando la possibilità di creare un pacchetto ad hoc per i turisti che soggiornano negli hotel del Comune.
  • Valutare la possibilità di reperire fondi europei, nazionali e regionali per la conservazione dei reperti storici di epoca romana e dei palazzi storici.

Fondi europei e finanziamenti pubblici

Il problema principale a cui deve far fronte un’Amministrazione è il reperimento di fondi: sappiamo tutti quanto questo sia di vitale importanza per mandare avanti la macchina comunale. Ad ora, per reperire questi fondi, è stata individuata una persona per tutto il comprensorio opitergino-mottense, il cui incarico annuale termina a settembre 2021.

Questa figura riveste un ruolo fondamentale e sosteniamo l’idea che tale incarico debba essere più duraturo per permettere la realizzazione di più progetti possibili.
Tali piani non devono essere univoci e riguardare solamente l’aspetto edilizio ma, in questo periodo storico, crediamo sia indispensabile puntare su progetti riguardanti il sociale e l’inclusione.

Queste alcune delle linee di intervento:

  • Creare all’interno dell’Amministrazione Comunale una sorta di “cabina di regia”, con uno o più soggetti incaricati a promuovere e stringere dei rapporti di collaborazione con gli uffici e le agenzie accreditate dalla UE al fine di ottenere continui aggiornamenti e assistenza attiva per quanto concerne i servizi integrati rivolti ai cittadini, alle imprese e alle associazioni. Oltremodo ci si impegna a individuare un progettista che possa avanzare delle proposte coese, sinergiche e inclusive in merito a bandi regionali, nazionali ed europei, a gare di appalto, a fondi per la formazione ed innovazione, etc.
  • Per quanto concerne i Fondi Settoriali Europei a disposizione dei comuni, ci attiveremo per attingere ai finanziamenti necessari ad avviare degli interventi in materia di competitività e di occupazione a sostegno dei sistemi produttivi e sociali locali, così da rispondere proattivamente alle dinamiche competitive legate agli effetti della globalizzazione e al fenomeno della delocalizzazione.
  • Per quanto riguarda la politica sociale, sarà una nostra missione prioritaria sostenere le associazioni e gli enti del territorio riconosciuti che, partecipando a dei bandi pubblici, si candidino a promuovere e a gestire in particolar modo attività formative e sociali.
  • Particolare attenzione verrà riservata agli spazi della ex Caserma Zanusso dove si procederà individuando i bisogni reali della collettività, nel breve e soprattutto nel lungo periodo, al fine di creare un progetto organico e coeso del quale possano beneficiare tutti i cittadini. Per tale progetto, verrà valutata la possibilità di partecipazione a bandi regionali, nazionali o europei con un ampliamento del tavolo di partenariato.
  • Grande impegno e attenzione alle risorse che arriveranno dal PNRR (Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza). Per il nostro Comune una occasione unica dalle potenzialità enormi a beneficio di tutti.

Microcredito

Il microcredito è uno strumento di sviluppo economico che permette l’accesso ai servizi finanziari alle persone in condizioni di povertà ed emarginazione. Questo viene definito come “un credito di piccolo ammontare finalizzato all’avvio di un’attività imprenditoriale o per far fronte a spese d’ emergenza, nei confronti di soggetti vulnerabili dal punto di vista sociale ed economico, che generalmente sono esclusi dal settore finanziario formale”.

Tenendo presente tale definizione, siamo convinti che una buona Amministrazione Comunale debba farsi promotrice attiva per la creazione di uno sportello per il microcredito al fine di incentivare iniziative locali e di conseguenza lo sviluppo di nuovi posti di lavoro.

In sintesi, il microcredito:

  • Consente alle imprese già esistenti e a chi vuole dare vita a una nuova attività di accedere a un finanziamento agevolato i cui tassi sono inferiori a quelli applicati dalle banche;
  • Non è necessario fornire alcuna garanzia reale.

Urbanistica, connettività e mobilità

Il dialogo che caratterizza il nostro modo di concepire le cose non può che tradursi in una forte collaborazione diretta all’utilizzo di strumenti partecipativi con la conseguente lettura e utilizzo dei dati raccolti.
La previsione urbanistica e la relativa progettazione devono passare attraverso una condivisione che tenga conto dei servizi territoriali, di quelli comunali, degli enti pubblici, privati oltre che delle parti sociali, delle associazioni e dei cittadini.
Le tecnologie di cui disponiamo dovrebbero considerarsi un’enorme risorsa da sfruttare al meglio. Motivo per il quale ci interessano progetti strettamente collegati allo sviluppo sostenibile e alla tutela dell’ambiente circostante.

Proponiamo alcune linee di intervento:

  • Riqualificare i vari edifici esistenti inutilizzati per destinarli ad esempio ad aree polifunzionali piuttosto che impiegare dell’altro cemento per deturpare il territorio.
  • Valorizzazione di Oderzo e riqualificazione dei centri frazionali attraverso una manutenzione ordinaria e straordinaria.
  • Potenziamento delle aree verdi: maggiore tutela e manutenzione del Parco Ca’ Diedo, piantumazione degli alberi diffusa con lo scopo di ridurre l’inquinamento dell’aria e migliorare il microclima.
  • Realizzazione di un parco urbano nell’area del nuovo Foro Boario, con aree attrezzate per giovani, famiglie, giochi inclusivi e attrezzi per sport.
  • Stop al consumo di suolo preferendo la riqualificazione di edifici e la rimodulazione di alcune zone già esistenti.
  • Costruire un percorso che porti all’anticipazione al 2030 dello stop al consumo di suolo, rispetto al 2050 previsto dall’agenda regionale.
  • Riqualificazione dell’edificio Ex Besta come nuova sede dei licei opitergini.
  • Riqualificazione dell’Ex Caserma Zanusso come polo sportivo, co-housing sociale e sede dei Vigili del Fuoco.
  • Valorizzazione dei beni di proprietà del Comune (es. Scuola di San Vincenzo).
  • Recupero zona stazione dei treni: creazione di un’unica area adibita ai trasporti pubblici, con servizi dedicati agli utenti (bar, biglietteria, sala d’attesa, ufficio turistico…).
  • Riqualificazione e potenziamento dell’eco-centro di Piavon.
  • Riqualificazione degli spazi pubblici delle frazioni.
  • Promozione del “Piano dei Vuoti”, uno strumento per demolire fabbricati incongrui e convertirli in terreno agricolo.
  • Abbattimento delle barriere architettoniche che favoriscano la mobilità delle persone disabili, facilmente raggiungibile attraverso la creazione di percorsi inclusivi nei pressi dei servizi essenziali attraverso l’attuazione del PEBA già approvato in Consiglio.
  • Attuazione dei percorsi previsti per la “Ciclopolitania”: collegamento delle piste ciclabili di tutte le frazioni e completamento del percorso ciclo-pedonale.
  • Messa in sicurezza degli attraversamenti in corrispondenza dei ponti sul percorso del Giro Monticano (es. attraversamento dalla tangenziale tra centro di Oderzo e Camino).
  • Completamento dell’attuale PUT e rimodulazione della rotonda di Via Spinè.
  • Rimodulazione Via Maddalena con inserimento di spazi ciclo-pedonali con un collegamento diretto con il centro cittadino attraverso Via Pigozzi.
  • Potenziamento del wi-fi pubblico gratuito nelle piazze, nelle frazioni, nei parchi e nei principali luoghi di ritrovo e l’uso di un portale con relativa app per consultare agevolmente le attività di volta in volta organizzate nel Comune e dalle Associazioni.

Sicurezza

Per costruire una città sicura non bastano le forze di Polizia, serve che sia l’Amministrazione che la cittadinanza siano ricettive e che si attivino per garantire la tutela e il benessere in modo da riappropriarsi degli spazi della collettività.

Serve innanzitutto sviluppare una “vigilanza sociale” se si vuole rinnovare quel senso di comunità che abbiamo perso.

Per fare questo, proponiamo alcune linee di intervento:

  • Favorire degli incontri sistematici e periodici con la Polizia Municipale, Protezione Civile, Vigili del Fuoco e referenti dei Controllo del Vicinato per meglio pianificare la sicurezza del territorio. Tali incontri dovranno essere relazionati in sede di consiglio comunale in modo da tenere in costante aggiornamento la cittadinanza.
  • Promuovere incontri con la cittadinanza in materia di educazione stradale, rischi di una guida impropria e comportamenti in caso di emergenza.
  • Promuovere corsi di acquisizione gratuita di attestati di primo soccorso.
  • Recuperare il progetto di Controllo di Vicinato dando maggiore visibilità al progetto e dando rilievo alla sua fondamentale attività sociale.
  • Valutare le risorse attuali della Protezione Civile e verificare la possibilità di sponsorizzazione da aziende locali.
  • Il ruolo della prevenzione e gestione delle emergenze è destinato alla protezione civile e tale ruolo non deve mai essere sminuito e svalutato con esclusivi impieghi non consoni alle loro attitudini, la capacità di coordinazione ed intervento e risoluzione è possibile solo grazie ad una specializzazione ed addestramento che deve essere coltivato e stimolato e venga reso disponibile alla sicurezza della comunità.
  • Programmare una simulazione di alluvione che possa sia riportare l’attenzione sulla criticità fluviali del nostro territorio ma anche rappresentare un utile e importante momento di formazione per tutta la cittadinanza, portando a conoscenza delle buone pratiche di condotta in caso di eventi alluvionali.